Robert Morris esordisce come pittore espressionista astratto. All’inizio degli anni Sessanta iniziò a realizzare sculture pensate in relazione alla danza avanguardista, facendo dialogare il posizionamento delle sue opere con quello dei corpi nello spazio. Il suo primo oggetto scultoreo, creato nel 1960, era una colonna rettangolare cava, dipinta di grigio, che veniva collocata al centro di un palcoscenico per alcuni minuti, per poi essere rovesciata e rimanere stesa a terra per un tempo equivalente. In origine Morris aveva pensato di trovarsi all’interno della colonna, intesa come un sostituto del performer.