In un mondo industrializzato in espansione, sempre più scandito da tempi e meccanismi accelerati e precisi, molta arte italiana alla fine degli anni Sessanta si pone la questione della dilatazione e dello sfasamento spazio-temporale, la questione dell’eternità, come rappresentazione mentale della dimensione poetica dell’infinito. Pier Paolo Calzolari, attraverso installazioni sintetiche e minimali, accompagnate da titoli e spesso da scritte di eterea liricità, accosta ed armonizza oggetti d’uso quotidiano e senza tempo a dispositivi tecnologici. Nella sua opera arte e vita, letteratura e tecnologia si contaminano a vicenda in un gioco di rimandi che costituiscono una versione contemporanea della pratica alchemica, spesso grazie anche all’utilizzo di materiali organici come il tabacco, le foglie di banano e il muschio, nonché di leghe metalliche malleabili, come il piombo e l’ottone.
Il Comune di Mantova ringrazia i mecenati per il patrimonio storico-artistico della città mediante ART BONUS Cartiera Mantovana, Gruppo Finservice SpA, Gruppo Saviola, Lubiam, Marcegaglia, Molino Pasini SpA, Staff SpA, Tea SpA SB per il sostegno alla realizzazione del nuovo Museo di Palazzo della Ragione.
Il Comune di Mantova ringrazia i mecenati per il patrimonio storico-artistico della città mediante ART BONUS Cartiera Mantovana, Gruppo Finservice SpA, Gruppo Saviola, Lubiam, Marcegaglia, Molino Pasini SpA, Staff SpA, Tea SpA SB per il sostegno alla realizzazione del nuovo Museo di Palazzo della Ragione.